9 Febbraio: Assemblea provinciale per partecipare alle mobilitazioni a sostegno della Grecia

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#SupportSyriza

La Grecia ha scelto la democrazia e la fine dell’austerity. Ma oggi questo nuovo corso viene minacciato da diktat e ricatti che non riguardano solo il popolo greco ma tutti i paesi, come il nostro, che guardano a quello che è successo in quella parte dell’Europa come ad una possibilità concreta per uscire dalla crisi e dai meccanismi di privatizzazione, precarizzazione e austerità che l’hanno determinata.
Il 14 Febbraio a Roma è già stata convocata una manifestazione nazionale. Per organizzare forme concrete e popolari di sostegno anche dai nostri territori ci vediamo lunedì 9 Febbraio 2015 dalle 20.30 al centro Costa di Via Azzo Gardino, 44.

Altra Europa Bologna

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Proiezione gratuita di “Hope on the line” su Syriza e Alexis Tsipras

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Hope On The LIne

L’Altra Europa Bologna ha il piacere di offrirvi ed invitarvi alla proiezione gratuita di
“HOPE ON THE LINE”
Un instant doc sul fenomeno Alexis Tsipras
Mercoledì 4 febbraio 2015, dalle 19 presso il Kinodromo@Cinema Europa in Via Pietralata, 55, Bologna

Dopo la proiezione ci sarà una testimonianza della delegazione bolognese che ha partecipato alla brigata Kalimera che è andata in Grecia a supporto della vittoriosa campagna elettorale di Syriza che ha portato al governo del paese Alexis Tsipras Continua a leggere

Anche Adelmo Cervi aderisce al nostro Appello

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adelmo-cervi-sul-set-del-documentario-il-sol-dell-avvenire-89025Anche Adelmo Cervi ha sottoscritto il nostro appello, aderisci anche tu! “Per me era scontato che l’esperienza politica che alle scorse Europee ci ha permesso di eleggere per il rotto della cuffia tre rappresentanti a Bruxelles dovesse proseguire anche a livello territoriale e poi in futuro nazionale. Come me siamo in tanti a sperare e lavorare per l’unità di tutte le forze di sinistra di Italia. Non seguo il Pd perché non è convincente, nella sua azione politica non fa nulla per i più deboli e disperati: i disoccupati, i giovani senza futuro, i senza casa, i pensionati al minimo. Di conseguenza è indispensabile offrire il proprio sostegno attivo all’unica forza a sinistra del Pd che oggi fa suoi gli obiettivi e le esigenze di chi ogni giorno viene calpestato”.

Assemblea provinciale Bologna

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social-is-work-in-progress

Cari sostenitori e care sostenitrici,
lunedì 15 settembre alle 20.30 presso il Centro Costa di via Azzo Gardino 48 ci sarà un’importante assemblea provinciale bolognese. Vista l’importanza dei temi da affrontare (andamento adesioni al Manifesto/Appello, individuazione di un comitato operativo, candidature per le elezioni regionali) vi invitiamo a partecipare numerosi.

VERSO LE ELEZIONI REGIONALI

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Tsipras _Piazza_maggiore

MANIFESTO PER LE ELEZIONI REGIONALI

“Siamo radicali perché la realtà è radicale”
(Alexis Tsipras)

L’Emilia Romagna è attraversata da una profonda crisi economica, sociale e ambientale che precarizza le nostre esistenze e soffoca l’economia un tempo florida. Una crisi scatenata dall’economia neoliberista degli ultimi trent’anni e dagli “aggiustamenti strutturali” imposti dalla Troika, assunti dai governi nazionali e trasferiti ai territori con vincoli di bilancio, tasse e riduzione degli investimenti. Una crisi che i governi regionali non sono stati capaci di arginare a sufficienza.

Tutto ciò che nel tempo ha esaltato l’Emilia Romagna oggi è messo in discussione: il suo sistema scolastico e formativo, la qualità del welfare (sanitario e sociale), il suo patrimonio culturale e paesaggistico. E’ in crisi profonda il nostro sistema produttivo, quel modello emiliano-romagnolo un tempo invidiato in tutto il mondo e che oggi stenta a produrre e distribuire equamente ricchezza.

Viviamo ormai in un territorio “inquinato”: la cappa delle polveri sottili che incombe sulla pianura padana è alimentata da uno sviluppo superato e distorto, dominato dal “ciclo del cemento”, da un traffico veicolare privato insostenibile, da un sistema di smaltimento dei rifiuti arretrato, dal degrado conseguente l’abbandono della montagna, dalla devastazione degli alvei fluviali e dall’inadeguata manutenzione del territorio. Una regione inquinata anche dal clientelismo e dalla criminalità organizzata, di cui troppo tardi si è percepita l’estesa infiltrazione nel tessuto economico e sociale.

È in crisi la democrazia in tutte le sue articolazioni, dai consigli di quartiere alle Province destrutturate senza un chiaro progetto, ai consigli comunali ridotti al silenzio da leggi che concentrano tutto il potere nelle mani dei sindaci e delle giunte. Una tendenza pienamente recepita dalle riforme del governo Renzi che, in nome della “governance”, mira a rendere anche le istituzioni statali organi non elettivi, senza un reale controllo democratico.

L’ideologia della “governance” nella nostra regione si è estesa da tempo alle società partecipate come Iren ed Hera, diventate vere e propri conglomerati che agiscono fuori dal nostro territorio, più dedite al conseguimento di ricchi dividendi per i soci privati e lauti stipendi al proprio management che all’interesse pubblico, scaricando i costi sulle bollette che pagano le persone. Una situazione insostenibile che porta all’indebitamento e alla privatizzazione di fatto, che è il vero fallimento della politica che ha reso questi soggetti società per azioni a suo tempo.

Eppure esiste un’altra Emilia-Romagna che in questi anni non è stata a guardare. Un’altra Emilia-Romagna che ha difeso i diritti e i beni comuni come acqua, scuola, casa, lavoro e salute. Che ha vinto i Referendum, ma ha visto la peggior politica ignorare quei risultati. Che è impegnata nella difesa della Costituzione nata dalla Resistenza, capace di tessere reti di solidarietà e mutuo aiuto. Che ha prodotto singolari esperienze locali di produzione socialmente e ambientalmente sostenibile e liste civiche che stanno amministrando bene alcuni territori. Che è consapevole dell’attacco agli spazi democratici e agli strumenti di partecipazione popolare. Che crede che quegli spazi e quegli strumenti vadano non solo difesi, ma ampliati e ridefiniti, e da tempo chiede forme di partecipazione reali e riconosciute dalle istituzioni. Che mette a fondamento del suo agire i principi costituzionali di eguaglianza e solidarietà, che crede che l’istruzione sia un diritto e non un servizio a pagamento, che crede nella laicità e nel multiculturalismo. Che valorizza la cultura.

La ricchezza di lotte, proposte e buone pratiche amministrative, in rete tra loro, è un patrimonio importante per uscire dalla crisi diversi e migliori, per raggiungere l’obiettivo di rendere la nostra regione la meno diseguale e la più solidale d’Europa.
La Regione che vogliamo guarda al futuro con gli occhi dei precari, delle donne che non riescono a conciliare la maternità con una vita dignitosa, delle lavoratrici e dei lavoratori espulsi dal mondo del lavoro, degli artigiani e delle partite IVA a cui viene negato il credito per poter continuare ad essere produttivi, delle giovani coppie che non hanno accesso per i loro figli alla scuola dell’infanzia pubblica e non possono permettersi una casa, dei giovani single e di chi vive solo, di chi difende i propri diritti all’autodeterminazione nelle scelte riguardanti la vita, l’orientamento sessuale, la maternità e il fine vita, di chi è sprofondato nelle nuove povertà, dei terremotati e alluvionati, dei migranti che ci raggiungono fuggendo da fame e guerre.

Noi, in primo luogo, diciamo NO all’austerità e ai tagli alla spesa pubblica.
Vogliamo rilanciare gli investimenti per un nuovo modello di società e di sviluppo che rafforzi il sistema di welfare e gestisca i beni comuni in forma pubblica e partecipata; che scommetta su una conversione ecologica dell’economia per contrastare la precarietà, difenda il lavoro, crei nuova occupazione di qualità. E’ indispensabile lavorare per una nuova società realmente solidale anche con l’introduzione del reddito minimo garantito.

Diciamo No alle grandi opere inutili che devastano il territorio.
Vogliamo un’economia fondata sul risparmio energetico e l’uso di energie pulite e rinnovabili, sulla difesa dell’ambiente e della salute, sulla salvaguardia del suolo, sui trasporti pubblici efficienti a supporto di un nuovo modello di mobilità, su un’agricoltura ecologica e biologica, sulla ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica e la formazione per sostenere e qualificare il sistema delle imprese locali, riconoscendo l’immensa ricchezza di quelle piccole e medie che, rinnovate e coordinate fra loro, potrebbero garantire la qualità della produzione e la dignità del lavoro.

Un modello che, ripartendo dai cittadini e dai loro bisogni, ritorni al centro dell’innovazione sociale in un nuovo patto tra democrazia, partecipazione e sostenibilità e riporti la nostra altra Emilia Romagna ad essere protagonista nel dibattito nazionale ed internazionale.

Le prossime elezioni regionali possono essere l’occasione per un percorso che, a partire dall’esperienza alle europee de “L’Altra Europa con Tsipras” e della sua presenza attiva, faccia nascere una lista aperta, di cittadinanza e di forti competenze che mobiliti persone, comitati, movimenti, esperienze civiche e forze organizzate, verso un’altra Regione che parli con chiarezza il linguaggio della partecipazione, della democrazia e dell’equità e del benessere sociale. Una Regione che non vuole lasciare  indietro più nessuno, perché le persone vengono prima dei profitti.

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Cara cittadina, caro cittadino, abbiamo redatto questo appello con il metodo della partecipazione deliberativa di persone, movimenti e partiti, metodo che pensiamo essere la “nuova politica” di cui necessita il governo degli enti locali, per superare l’astensionismo e l’esclusione, per combattere lo strapotere della finanza e dei gruppi  che ne  detengono il controllo.
Ti chiediamo di unirti a noi con la sottoscrizione di questo appello e con l’impegno a partecipare attivamente nella co-costruzione della nostra proposta e nell’adesione alla mobilitazione democratica sulle quali vogliamo siano ricostruite le istituzioni della nostra Regione.

Assemblea pubblica verso le regionali

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Le elezioni europee del 25 Maggio hanno dato coraggio a quella parte di società che vuole segnare un cambiamento di rotta rispetto alle politiche di austerity e alla deriva post-democratica che sta segnando il paese e il continente.

Con il positivo risultato dell’Altra Europa con Tsipras, non solo si è data rappresentanza a un pezzo di Europa che è stata protagonista delle lotte contro le politiche della troika e il fiscal compact, si è iniziato un percorso e creato uno spazio comune di discussione per tutte quelle forze politiche e sociali che vogliono costruire un’uscita dalla crisi solidale e democratica.

Da questo patrimonio umano di relazioni, di iniziative e di lotte, intendiamo rilanciare la sfida a quei governi che continuano a proporre precarietà, disuguaglianza e riduzione dei diritti, privatizzazioni e distruzione dei beni comuni.

Mercoledì 3 settembre a Bologna, alle 20.30, presso la sala del quartiere Porto in via dello Scalo 21, invitiamo tutti coloro che hanno condiviso una speranza di cambiamento a costruire insieme una proposta che torni a mettere le persone e i loro bisogni al centro della politica.

L’odg che proponiamo:

1) Presentazione di una lista alle prossime elezioni regionali dell’Emilia-Romagna;

2) Contenuti politici e programmatici, metodo e regole da adottare per poter costruire una lista aperta, inclusiva e democratica, capace di di rappresentare quella parte di società regionale che ha pagato di più la crisi ed ora chiede politiche alternative. Perché le persone vengono prima dei profitti.

Il coordinamento dei comitati territoriali de “L’Altra Europa con Tsipras”